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IMPRONTE DIGITALI LATENTI
In senso generale, le impronte latenti possono essere pensate come quelle impronte lasciate sulla scena del crimine. Tali impronte possono o non possono essere visibili: impronte visibili sono quelle che mostrano dettagli riconoscibili delle creste papillari lasciate dalle dita contaminate con sostanze come sangue, inchiostro, grasso o sporcizia, e che quindi mostrino un evidente contrasto con la superficie di sfondo; oppure sono quelle impronte lasciate per pressione su superfici plastiche deformabili tipo stucco, superfici adesive, cera e formaggio. Le impronte veramente latenti ("nascoste") non sono visibili ad occhio nudo e consistono solamente delle secrezioni naturali della pelle. Tali impronte necessitano di un particolare trattamento per renderle visibili. Questo trattamento è chiamato "processo di esaltazione delle impronte digitali latenti". L’esaltazione delle impronte latenti costringe il tecnico ad utilizzare processi chimici o fisici dove la reazione con le secrezioni della pelle rende l’impronta latente più contrastata rispetto allo sfondo. Scegliere la metodologia di esaltazione più corretta è la componente più importante del lavoro di un tecnico. Per cominciare a capire come scegliere la metodologia più corretta, è necessario capire la composizione chimica dell’impronta digitale. La maggior parte delle impronte digitali naturali sono costituite dalle secrezioni delle ghiandole della cute. Tre tipi di Ghiandole sono responsabili di queste secrezioni: le ghiandole Eccrine, le ghiandole Sebacee e le ghiandole Apocrine.
Ghiandole ECCRINE secernono abbondante acqua con contaminanti inorganici ed organici. Componenti inorganici di questo tipo di secrezioni includono cloruri, ioni di metallo, ammoniaca, solfati, e fosfati. Componenti organici sono sottoprodotti metabolici come aminoacidi, urea, acido lattico, colina, acido urico, creatinina e zuccheri. Ghiandole SEBACEE secernono grassi o sostanze grasse. Questi includono componenti organici come acidi grassi e gliceridi, così come alcoli ed idrocarburi. Ghiandole APOCRINE secernono citoplasma e materiali nucleari, inclusi componenti inorganici come ferro ionico ed organici come proteine, carboidrati e colesterolo. Esaltare con successo una impronta latente richiede la scelta di un agente (prodotto) che reagisca con alcune combinazioni di questi componenti, ma non reagisca con la superficie sulla quale si trova l’impronta. Comunque, il tipo di componenti presenti sull’impronta e la loro concentrazione sono soggetti a cambiamenti. Fattori come l’età, l’esposizione all’ambiente e la superficie sulla quale sono state depositate le impronte hanno una notevole influenza sullo sviluppo. L’acqua e l’alcol sono i primi componenti di un’ impronta a "scomparire". Quindi, agenti che reagiscono principalmente con l’acqua diverranno meno efficaci con il passare del tempo, là dove agenti che reagiscono con i componenti grassi potrebbero essere più efficaci. Chiaramente, la superficie sulla quale è stata lasciata l’impronta può assorbire i componenti grassi, facendo perdere i dettagli delle creste. Può essere necessario per un tecnico delle impronte latenti provare una serie di procedimenti di sviluppo in successione. Comunque, molti metodi di esaltazione sono distruttivi in quanto cambiano la natura chimica della componente dell’impronta digitale con la quale reagiscono. Quando ciò accade, la componente chimica non sarà più "disponibile". È essenziale, quindi, che il tecnico conosca la sequenza corretta nell’uso dei vari prodotti per l’esaltazione.